Gruppo Scoiattolo
Volontari Antincendi Boschivi Protezione Civile
Pieve Ligure (GE)
Gruppo Comunale di Volontari di Protezione Civile e Antincendi Boschivi di Pieve Ligure - "Gruppo Scoiattolo"
via Roma 54 c/o Ufficio Ambiente Comune Pieve Ligure georef. : 44°22'30.37"N 9°05'11.35"E elev 86 m
Base Logistica georef. : 44°22'22.90"N 9°05'20.8"E
Dipartimento di Protezione Civile n.0034 DPC 4248 - 15/10/2013 (ex DPC/VOL/41165 - 15/06/2012)
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Perché sono diventato Volontario (di Protezione Civile e Antincendio Boschivo)
Faccio il Volontario perché mi fa sentire bene. Può esser faticoso, a volte persino stressante, ma la mia esperienza è che il tempo dedicato gratuitamente agli altri serve più a me che a loro. Mi permette di essere cambiamento, di essere in prima persona quello che vorrei che fosse il mondo. E chissà magari altri seguiranno.
Per mia fortuna non sono il solo. Sono in molti a decidere di donare gratuitamente il loro tempo. Le motivazioni sono molteplici: c'è chi lo fa per essere un buon cristiano, chi perché spera diventi un lavoro e chi invece per frequentare i vecchi amici o farsene di nuovi. Poi c'è chi guida le ambulanze per l'adrenalina, chi assiste i bisognosi per colmare qualche senso di colpa passato, chi aiuta a organizzare un evento per potersene poi vantare con gli amici. Insomma da buoni italiani anche qui la diversità è la norma, ma tutti siamo accomunati dalla piacevole sensazione di fare qualcosa di buono per la comunità.
L'ISTAT ci dice che il volontariato, solo in Italia, coinvolge qualcosa come 6.63 milioni di persone, e fornisce servizi che occuperebbero l'equivalente di 875.000 unità a tempo pieno (fonte: www.csvnet.it). Quindi se dovessimo pagare per i servizi supportati dal volontariato dovremmo sobbarcarci gli stipendi di quasi 1 milione di persone! Perciò ne faremmo probabilmente a meno... Questo significherebbe niente più mensa dei poveri, niente più assistenza agli anziani negli ospizi e niente più giochi ed intrattenimento per i bambini ricoverati all'ospedale Gaslini di Genova.
Se non ci fossero persone che "prestano gratuitamente il loro aiuto e senza nessun tipo di obbligo" dovremmo dire addio alle sagre e ai boy-scouts, alle manifestazioni culturali e a quel rassicurante modo di disfarsi del superfluo che è la raccolta di vestiti e giochi usati.
Molte volte noi stessi usufruiamo della gratuità del volontariato senza magari rendercene conto e sono certo che se quei milioni di persone che decidono di dedicare il loro tempo libero alla comunità si svegliassero un giorno più egoisti o semplicemente meno energici, il nostro fragile paese si sentirebbe molto peggio di quanto già non stia.
Per questo motivo, tra gli altri, ho deciso di diventare ancora una volta Volontario.
La domanda che mi sono posto è stata: come meglio posso aiutare, con le mie capacità e con il poco tempo che ho da offrire? Ho fatto dei compromessi: avrei certamente voluto andare in Grecia ad aiutare nel campo profughi di Idomeni oppure propormi a MSF e passare qualche anno in Africa. Ma ho delle responsabilità e quindi ora devo restare. Mi sarebbe piaciuto molto essere Volontario di Telefono Amico per aiutare chi si sente molto depresso o entrare nella Band Band del Gaslini per portare un sorriso ai bambini ricoverati, ma semplicemente non avevo le caratteristiche giuste e mi hanno consigliato di fare altro. D'altronde, sulle ambulanze della Croce Rossa e in un ospizio per anziani ci sono già stato e non avevo desiderio di ripetere quelle esperienze. Sono un tipo pratico, mi piace vedere i risultati del mio lavoro e penso che lavorare insieme sia meglio che da soli. Per questo motivo, nonostante sottoscriva volentieri le petizioni on-line e abbia predisposto un R.I.D mensile per una società di aiuto solidale, non potevo accontentarmi del volontariato virtuale. Qualche volta la rete può servire per organizzare progetti ambiziosi e utili, come ad esempio quello che tramite il crowdfunding ha permesso ad un gruppo di ragazzi tedeschi di comprare un vecchio peschereccio ed adibirlo ad attività di soccorso marino per i migranti del Mediterraneo (progetto Deutsche Welle). Ma molto più spesso le nostre attività sul web sono solo un comodo alibi per evitare di sporcarci le mani, per non testare davvero le nostre capacità, per non accogliere chi vive accanto a noi, per non guardarci intorno e prendere consapevolezza di quanto l'ambiente abbia bisogno del nostro aiuto.
La scelta per il Gruppo Comunale di Volontari di Protezione Civile e Antincendi Boschivi di Pieve Ligure - "Gruppo Scoiattolo" è stata naturale. Forse perché ora che sono padre ritengo più importante la comunità dove vive la mia famiglia di quella globale. O forse perché con il poco tempo a disposizione, perderne gran parte negli spostamenti non mi sembrava molto efficiente. Fatto sta che il gruppo ha accettato la mia candidatura e ora ne indosso fiero la divisa, quando serve. Lo Scoiattolo è impegnato sul territorio, con una forte tradizione di Antincendio Boschivo (AIB) e, negli ultimi anni segnati da frequenti alluvioni, si è fatto una discreta esperienza anche di Protezione Civile (PC). Il gruppo ha anche un ruolo di primo piano nella logistica degli eventi organizzati dal Comune ed è molto impegnato nella didattica e nella prevenzione. Insomma non ci si annoia. E dato che AIB e PC sono cose serie, è necessario ed obbligatorio frequentare i corsi base per l'abilitazione ed è caldamente consigliato seguire i corsi di specializzazione, tutti corsi organizzati dalla Regione Liguria e dai Coordinamenti dei Volontari.
Il volontariato trascende la particolare attività in cui si è coinvolti, che naturalmente cambia ed evolve con i propri cambiamenti di convinzioni e di vita. E' una sorta di spiritualità concreta, che rafforza e completa l'animo di chi sceglie di dedicarvi un po' del proprio tempo. E allora, cosa stai aspettando?
Marco T, Volontario del Gruppo Scoiattolo, Agosto 2016